Tutti quanti sono soliti conservare il pane nel congelatore, per poi scongelarlo all’occorrenza: tale pratica, però, comporta alcuni rischi.
Il pane è l’alimento più consumato al mondo, essenziale nella dieta di ogni popolo sin da millenni, tanto che se ne trovano tracce addirittura risalenti a dieci mila anni fa, agli albori della coltivazione. Il pane viene consumato da circa l’80% della popolazione e in Europa il consumo procapite è elevatissimo. Purtroppo, però, anche le quantità di pane sprecato sono elevatissime.
Solo in Italia si sprecano, ogni anno, tonnellate di pane, ed è una cattiva abitudine che deve essere contrastata. Comunque sia, esistono centinaia di tipi di pane, e ognuno ha il suo preferito. Le famiglie ne acquistano in quantità industriali, per poi congelarlo e consumarlo mano a mano con i pasti. Dunque, quella di congelare il pane è un’abitudine comune, ma è corretta?
I rischi che si corrono nel congelare e scongelare il pane: cosa bisogna sapere
Il pane, per essere sempre buono, deve essere conservato correttamente, in modo sicuro e salutare. In generale, congelare il pane sembrerebbe la soluzione migliore per la sua conservazione e per mantenere inalterate le sue proprietà. Il congelamento permette di conservare questo alimento per lungo tempo, evitando che possa ammuffirsi, e inoltre aiuta a ridurre gli sprechi quotidiani.
Congelare il pane è sicuramente una soluzione pratica per averlo sempre a disposizione, tuttavia, anche se il congelamento ne rallenta il deterioramento, il pane va incontro lo stesso a cambiamenti chimici, anche se questi avvengono con tempistiche molto più estese rispetto a quando viene conservato all’aria aperta. Ma quali sono i problemi principali dati da questa pratica di conservazione?
Congelare e scongelare un alimento compromette sempre i valori nutrizionali originari. In particolare, si disperdono le vitamine, nel caso del pane vengono meno le vitamine del gruppo B, appartenenti ai cereali, poiché si degradano con il congelamento prolungato. Inoltre, varia la struttura dell’amido, diventando meno digeribile.
Il pane scongelato, inoltre, varia di gusto e di consistenza. Anche se buono, il prodotto scongelato non ha la stessa freschezza e fragranza del prodotto appena sfornato. Ciò è determinato dalla disidratazione data dalle basse temperature, la quale rende il pane più gommoso e meno saporito.
Come scongelare il pane in modo corretto
Ma un altro rischio per la nostra salute è determinato da eventuali contaminazioni batteriche. Il pane scongelato contiene umidità, nella quale potrebbero proliferare i batteri e le muffe. Inoltre, questo alimento si deve consumare subito e non si deve mai ricongelare, poiché favorisce la formazione di composti tossici, come ad esempio la carbossimetilcellulosa, che causa problemi digestivi e altera la struttura delle fibre e dell’amido.
Come scongelare il pane in modo corretto? Il pane deve essere congelato tagliato a fette, in questo modo si preleva solo la quantità necessaria e la si scongela, evitando sprechi. Inoltre, occorre conservare il pane in una confezione adeguata, come i sacchetti trasparenti e chiusi per bene.
Infine, il processo di scongelamento deve avvenire nel modo giusto, mai lasciarlo a temperatura ambiente. La temperatura ambiente comporta accumulo di umidità e proliferazione batterica. Meglio scongelarlo in frigorifero oppure in forno (tradizionale o a microonde).